Turismo: Cosa visitare
Come solitamente si riscontra nella maggior parte
dei comuni di piccole e modeste dimensioni, anche
a Edolo sono quasi completamente assenti musei, pinacoteche
e palazzi storici di rilevante importanza artistica,
e pertanto il patrimonio edolese è costituito
prevalentemente da residenze private, interessanti
opere architettoniche, ma soprattutto chiese al cui
interno sono visibili numerose varie rappresentazioni
e opere d'arte sacra. Vediamo dunque quali sono i
punti di forza di Edolo e dintorni da un punto di
vista artistico.
La Chiesa di San Giovanni Battista a Edolo rappresenta
senza alcun dubbio, con i suoi splendidi affreschi
cinquecenteschi, l'opera di maggior interesse artistico
visitabile in paese. Questi splendidi e preziosi affreschi
nel 2005 sono stati oggetto di un delicato e importante
intervento di restauro al fine di riportarli agli
antichi splendori. Il ciclo pittorico di San Giovanni
è da attribuirsi a Paolo da Caylina il Giovane,
e rappresenterebbe, secondo alcuni eminenti esperti,
una delle più belle e convincenti opere dell'artista
bresciano.
La Chiesa, nel corso dei secoli, ha subito numerosi
interventi sia di tipo strutturale che di abbellimento:
alla fine del XIII secolo la vecchia e ormai malridotta
pavimentazione venne rimossa e sostituita da mattonelle
di cotto antico e marmo rosso veronese. Il campanile
è in stile romanico.
Su un poggio che domina l'abitato edolese, in località
Mù, si trova la Chiesa Parrocchiale di Santa
Maria Nascente, conosciuta anche e soprattutto come
la Pieve di Edolo. Sorse alla fine del VIII secolo
sulle rovine di un tempio pagano preesistente. Fu
la "madre" delle chiese cristiane di tutta
l'alta Valle, e una fra le prime della Valle intera,
e ciò che vediamo oggi è il risultato
di molte ristrutturazioni e altrettanti rifacimenti.
Presenta tre porte in bronzo ispirate ai misteri del
rosario, e per questo definite anche, appunto, le
porte del mistero. Posate nel 1991, le porte sono
opera dello sculture camuno Maffeo Ferrari. La più
imponente è quella centrale, dedicata a Maria.
Al suo interno sono presenti diverse opere lignee
di Pietro Ramus, grande esperto di scultura e architettura
appartenente ad una famiglia di scultori nativi di
Mù. ( nella parte alta di Mù ancora
oggi è possibile visitare Casa Ramus, e in
Contrada Capo di Ponte di Mù c'è Via
Fratelli Ramus, intitolata agli scultori).La Chiesa
contiene alcuni affreschi e diversi lavori lignei
di grande prestigio.
La Chiesa dei Santi Ippolito e Cassiano, sempre a
Mù, celebra i patroni del paese. Ha origini
molto antiche, quasi quanto la Pieve, ma la struttura
attuale risale agli inizi del XIII secolo. Contiene
suggestivi affreschi, ad esempio quelli che ornano
le due lunette del presbiterio, che furono scoperti
in seguito ad opere di restauro e recupero estetico.
A Mù è possibile ancora oggi visitare
i ruderi di quella che fu la Rocca. Purtroppo però
dell'antica costruzione appartenente alla famiglia
Federici non restano altro che le mura perimetrali,
che affiorano di poco dal terreno erboso, e tracce
delle fondamenta.
In Piazza Martiri della Libertà a Edolo c'è
la bella fontana risalente all'inizio del '900, che
rappresenta una sorta di simbolo, di emblema della
cittadina edolese.
Passata la Piazza, salendo per un breve tratto lungo
la via Oglio si arriva al Ponte Alto, con una galleria
attigua sulla strada statale. La struttura visibile
oggi risale al periodo del Medioevo, ma il ponte esisteva
già, seppur molto diverso e certamente più
rudimentale, addirittura in periodo romano. Fino al
1836 fu l'unico ponte esistente nella zona.
La Parrocchiale di Vico è dedicata a san Gregorio,
e fu costruita presumibilmente tra il 1760 e il 1780
sulle rovine di una struttura preesistente. La Chiesa
Parrocchiale di Cortenedolo è invece dedicata
a San Fedele Martire, ed è di alcuni anni più
antica. Contiene numerose opere di Gian Domenico Ramus,
altro esponente della già citata famiglia di
artisti locali.
|